Grand Hotel Europa – Ilija Leonard Pfeijffer
L’Europa è così ricca di passato che non ha più futuro, verrebbe da pensare nel leggere questo libro splendido e amaro. In un racconto in flashback, l’autore si rifugia nel Grand Hotel Europa per ripensare e rivedere la sua storia d’amore interrotta. Sullo sfondo dell’albergo transitano personaggi che appartengono ad una era che si sta chiudendo, e l’albergo stesso si sta preparando per affrontare il nuovo che avanza: le orde di turisti cinesi.
Un libo intrigante sul ruolo dell’Europa nel mondo di oggi, sui disastri del turismo di massa, sul rispetto e la consapevolezza delle proprie radici. L’autore dal cognome impossibile è crudo, cinico e beffardo, e ci pone di fronte a più dilemmi contemporaneamente: come sarà il mondo che crediamo “nostro” tra qualche anno? Come possiamo mantenere consapevolezza dei valori che hanno forgiato la civiltà europea? Ha davvero senso rimanere attaccati al passato? Una gloriosa Storia è un prestigioso blasone, o un inutile fardello?
”Gran Hotel Europa”
Ilja Leonard Pfeijffer
Nutrimenti
Caselle Torinese, 01 febbraio 2022
Venti di fohn sulle montagne riarse, fuochi nei boschi.
La civetta cieca – Sadeq Hedayat
Hedayat è stato a suo tempo definito come l’autore che ha rinnovato la letteratura persiana. Sarà… io ho iniziato “La civetta cieca” e non sono riuscito a superare le cinquanta pagine, tra flussi di coscienza più o meno alterata, perturbazioni, arrotolamenti di pensiero e marce avanti e indietro di un “io” perturbato e instabile.
Non che sia andato meglio con “Tre gocce di sangue” e “Camera oscura”, i due racconti successivi di questa raccolta. Troppo onirico, troppo ondivago, troppo attorcigliato. Letto e lasciato.
Pensiero: ma non è che i Greci di Pericle, da cultori della Logica e del Ragionamento rigoroso, nell’affrontare i Persiani di Dario e successori, più che la loro potenza temessero il loro pensiero così ondivago e rarefatto? Logica e Razionalità contro Astrazione e Vaghezza. Per fortuna hanno vinto i Greci…
”La civetta cieca – tre gocce di sangue”
Sadeq Hedayat
Feltrinelli
Caselle Torinese, 23 gennaio 2022
Sole, freddo, secco dell’inverno su monti spelacchiati e smunti
La straniera – Hertsman Stephan (i.b.d.m.)
La grande Storia si incrocia con una “normale” vicenda amorosa, alla Romeo e Giulietta, e ne scaturisce un romanzo potente e tragico. La figlia diciassettenne di un nobile normanno di Rouen, nell’anno 1087, si innamora del giovane figlio ebreo del rabbino capo di Narbonne, e fugge con lui verso il sud della Francia. Il padre di lei, furibondo, sguinzaglia i cavalieri normanni alla sua ricerca. Sulla vicenda di amore si innesta la Prima Crociata, che sconvolgerà il fragile equilibrio tra musulmani, ebrei e cristiani insediati in Europa e nel Vicino Oriente.
L’autore ripercorre la fuga avventurosa della giovane Vigdis, attraverso la Francia, la Sicilia, l’Egitto e poi ancora la Francia: è la storia di una donna perennemente in fuga, che cambierà nomi, mariti e prospettive di vita. Una epopea struggente, raccontata senza sentimentalismi e senza pietà, sulle tracce di due documenti conservartisi fortunosamente all’interno di una sinagoga del Cairo.
”La straniera”
Stephan Hertmans
Marsilio
Caselle Torinese, 09 gennaio 2022
Gelo invernale in coda alla Epifania
Ultimo appiglio a Volvera – 28 maggio 2022
L’anno nuovo inizia con una bella novità. Presentazione de “Ultimo appiglio” a Volvera, il 28 maggio ore 16 presso il Teatro Bossatis, ospite della rassegna “Incontri con l’autore 2022”. Seguiranno altre informazioni, ma intanto segnatevi la data!!
Il libro ripercorre le vicende e gli antefatti della guerra condotta dall’Italia contro la Francia, nel giugno del 1940. Quindici giorni di guerra che, visti retrospettivamente, condensano ciò che nel giro di pochi anni condurrà alla rovina della nazione tutta.
Il pressapochismo, l’avventatezza, la retorica di venti anni di illusioni si schiantano contro la solidità di una linea fortificata e dell’esercito francese che, seppure sconfitto clamorosamente sui campi di guerra nordorientali, saprà contendere palmo a palmo i territori alpini e arrivare all’armistizio a testa alta.
Nei cinque effettivi giorni di guerra, dal 19 al 25 giugno 1940, l’offensiva italiana condotta durante condizioni meteorologiche avverse produce insignificanti conquiste territoriali, a prezzo di più di 600 morti, oltre a 2600 feriti e 2100 congelati. Questo bilancio disastroso avrebbe dovuto far riflettere il capo della Nazione riguardo alla opportunità di proseguire altre imprese belliche, ma ormai la pallina era lanciata giù per un vertiginoso piano inclinato…
”Popolo italiano! Corri alle armi”
Dario Gariglio
BLU Edizioni
Caselle Torinese, 24 dicembre 2021
Nubi e squarci di sereno avvicinano al Natale
Auguri di Buone Feste
Carissimi amici, mi sembra che il disegno della grande onda di Kanagawa, del Maestro Hokusai, si adatti bene al momento attuale. Pur essendo di fronte a burrasche anomale, nonostante l’indifferenza del Monte Fuji sullo sfondo, cerchiamo di remare tutti insieme per impedire alla barca di mettersi per traverso e rovesciarsi. E non dimentichiamo che il fascino delle stampe di Hokusai sta proprio nella vita minuta, immediata ed effimera che si svolge sotto l’occhio del grande Monte. Questa consapevolezza di vita splendida e breve rappresenti la nostra guida per il futuro.
Auguri per un sereno Anno Nuovo
Premio letterario “L’ecrivain de la Tour”
Bene, ricominciamo a partecipare a qualche concorso letterario, e portiamo a casa qualche piccola soddisfazione!!
Domenica 19 dicembre, ore 15, all’Auditorium di Gignod, località Chez Roncoz
Le segnatrici – Emanuela Valentini
Il ritrovamento di un mucchietto di ossa nell’alveo di un torrente richiama Sara, rampante chirurgo bolognese, al borgo degli Appennini dove era solita passare le vacanze estive, quando era una ragazzina. Nell’immaginario Borgo Cardo, Sara ritroverà non solo gli amici di un tempo, ma dovrà confrontarsi con segreti mai rivelati, omissioni dolorose e un mondo di incubi, superstizioni e follie che aveva invano tentato di dimenticare allontanandosi dalle case immerse nel bosco.
Ottimo thriller per gli amanti del genere, che non disdegnano le atmosfere tenebrose, i protagonisti che fanno davvero i protagonisti e l’arrivo finale della cavalleria. Al di là della vicenda, più o meno coerente e ben costruita, ho apprezzato moltissimo l’ambientazione in un borgo dell’Appennino immerso in una natura a volte indifferente e a volte molto coinvolta nelle vicende umane.
”Le segnatrici”
Emanuela Valentini
PIEMME
Caselle Torinese, 14 dicembre 2021
Giornata tiepide dove la neve caduta è mangiata dal sole
Pentàgora(c)conta – antologia di racconti
Che piacere essere ospitati in questa antologia di racconti! Mettere e tenere assieme 36 diversi autori, stili e modalità di scrittura non deve essere stato facile, ma gli amici della comunità di Pentàgora sono tipi tosti, arcigni e teneri allo stesso tempo. Il risultato è un fuoco di artificio che esalta e accompagna una pagina dopo l’altra.
Per scoprire le mille voci di una editoria un po’ particolare potete cominciare da questo libro… poi vi auguro di proseguire e sfogliare l’intero catalogo. Ecco qui il link al sito.
Il 4 maggio del 1954 una esplosione di grisou nella miniera di Ribolla, in Maremma, uccide 43 minatori.
All’indomani della tragedia Luciano Bianciardi e Carlo Cassola iniziano a mettere assieme informazioni e notizie relative alla durissima vita dei minatori delle Colline Metallifere, occupati in decine di miniere di lignite, pirite, rame e cinabro. Emergono sacche di povertà, sfruttamento e orgoglio operaio che attraversano la fine dell’Ottocento e si dipanano fino agli anni del boom economico. Nel giro di pochi anni, tutte le miniere della Maremma saranno chiuse. Ora resta la testimonianza di questo libro che è allo stesso tempo orazione funebre e atto d’accusa nei confronti delle diverse società (in primis la Montecatini), che hanno a lungo sfruttato il lavoro e la fatica di intere generazioni di uomini e ragazzi.
”I minatori della Maremma”
Luciano Bianciardi e Carlo Cassola
Minimum Fax
Caselle Torinese, 04 dicembre 2021
Scritto nel giorno di Santa Barbara, al sole tiepido che precede il vento