Il cimitero di Praga – Umberto Eco
Nell’epoca delle fake news e della informazione urlata, violentata e manipolata è davvero emblematico leggere questo libro di Umberto Eco. Vita e opere del capitano Simoncini, austero piemontese della metà dell’Ottocento, che si ritrova coinvolto nella epopea del Risorgimento italiano, tanto da essere al seguito di Giuseppe Garibaldi e – soprattutto – del suo tesoriere Ippolito Nievo, he scompare misteriosamente con la cassa dei Mille durante una traversata nel Mediterraneo.
Questo misterioso Simoncini, falsario di indubbia fama, si trasferirà per forza di cose a Parigi, e di lì contribuirà ad attizzare odi, discordie, inganni e soprusi che contrapporranno gesuiti e massoni, monarchici e repubblicani, ebrei e antisemiti, fino ad accompagnarci alla fine del secolo.
Le dicerie riguardo il Protocollo dei Savi di Sion, gli infiniti depistaggi dei servizi in seguito all’affare Dreyfuss, le feroci lotte tra gesuiti e massoni: movimenti ed eventi che vedono il nostro ineffabile Simoncini agire dietro alle quinte, su indicazione e pagamento di diversi comprimari: i padri gesuiti, i servizi segreti russi e francesi, i massoni infiltrati nella burocrazia dello stato. C’è quasi da credere che sia andata davvero così, che dietro le fila di tanta discordia ci sia l’opera di un solo uomo, sobillato da cinici mandanti. La spiegazione sarebbe fin troppo semplicistica, e assolutoria nei confronti della società umana. Non basta immaginare un unico colpevole per spiegar ei nostri mali: occorre scavare più a fondo, ognuno dentro di sé, per iniziare a stirpare il male dove fa più danni, ovvero nel cuore di ognuno.
”Il cimitero di Praga”
Umberto Eco
Ed. Bompiani
Caselle Torinese, 05 maggio 2022
Finalmente pioggia a bagnare i campi e i monti. Che duri ancora un paio di giorni!!