Colletto di Punta Loson – se questa è l’ultima
Se questa è l’ultima, allora è uscita bene. A maggio le tentazioni di riportare gli sci in cantina sono molteplici. Mettiamoci il salone del libro incombente, alcune celebrazioni famigliari, le ore di sonno che sono sempre poche, le lingue di neve che si ritirano e bisogna cercarle sempre più in alto. Poi ci sono gli odori della primavera, i boschi di verde tenero che invitano a passeggiate rilassanti e merende corroboranti. Eppure, in questi momenti si possono cogliere le migliori gite della stagione, su neve primaverile che asseconda i movimenti e condona le mancanze di stile e le forze fiaccate dalla salita. Oggi al Colletto di Punta Loson è andata così. Venti minuti di portage, poi neve continua fino al Colle del Tovetto. Traverso su neve ancora accettabile e infine si entra nel vallone che conduce verso il Passo delle Mangiorie, iniziale meta della gita. Ci facciamo traviare dai pendii intonsi del Colletto di Punta Loson, dove troveremo neve dura come il cemento, da mordere con cura in discesa. Poi, però, sarà una sciata su velluto, dapprima a trama fine e poi sempre più grossa, fin quasi al Pian della Mussa. OK, se deve essere l’ultima, abbiamo chiuso in bellezza. In caso contrario, confidiamo in altrettanta magnificenza da parte di meteo e montagna.
Grazie a Cristina, Francesca, Beppe, Gianni, Giorgio, Giovanni, Luca, Mario A., Mario C. e Stefano per la bellissima sgroppata.
Pensa allora ad una bella escursione da fare tutti insieme mollati gli sci 😉
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