La musica della neve – un libro
Tutto inizia quando il viaggio quotidiano si interrompe, il respiro si ferma e cambia ritmo, la neve arriva sempre uguale eppure diversa dal ricordo che ci portiamo dentro.
Sarà anche una coincidenza, ma pr0prio oggi che qui a Torino inizia a nevicare mi decido a scrivere questa breve nota sul libro di Davide Sapienza.
“La musica delle neve – piccole variazioni sulla materia bianca”, quindi.
Un libretto di poche pagine e dai mille richiami. Si spazia dalle impressioni di viaggio di Shackleton e Nansen alle peregrinazioni artiche dell’autore in compagnia di Franco Michieli, un moderno esploratore dei giorni nostri. In una girandola di variazioni continue incontriamo il favonio – il vento caldo mangiatore di neve – ed il whiteout, la combinazione di nebbia, vento e neve che nasconde l’orizzonte e induce il mal di mare ai viaggiatori per terra. I suggerimenti musicali promessi nel titolo? La colonna sonora de “La sottile linea rossa”, oppure le opere immense di Beethoven. Non c’è un attimo di respiro in questo libretto così ricco di riferimenti e riflessioni da “costringere” a leggere una pagina per volta, senza fretta. Così come senza fretta va assaporato il piacere di camminare nella neve (nevigare?). Tenendo presente che non è possibile ingannare la neve, perchè “non la si può attraversare senza lasciare un segno”
La neve è arrivata in città e finalmente si è portata via un po’ di PM10.
Questa mattina ho aperto la finestra per far cambiare aria e ho potuto respirare un po’ di ossigeno anziché la puzza della nostra civiltà come ormai succedeva da molte settimane.
Spero che i torinesi non si lamentino troppo… Un po’ di coltre bianca e un po’ di freddo aiutano a purificare la vita cittadina.
La neve è una cosa meravigliosa!
P.S.
I miei amici montanari la pensano diversamente soprattutto quando ne cade tanta…
"Mi piace""Mi piace"
C’era bisgono di una nevicata che ripulisse l’aria e andasse a rimpolapre un po’ le scorte di acqua… però, quando dura più di un giorno allora si inizia a mormorare che sarebbe ora che la smettesse. Qualche anno fa, quando seguivo i cantieri dei tramplolini olimpici a Pragelato, un anno ha iniziato a nevicare a ottobre, e a maggio eravamo ancora sotto la neve. Da qui capisco i tuoi amici montanari…
Gp
"Mi piace""Mi piace"
che coincidenza e’ sul comodino in attesa. dello stesso editore sto leggendo “l’euforia delle cime”
qui, all’estremo opposto, aspettiamo un po’ di neve!
saluti
"Mi piace""Mi piace"
Ciao Giovanni,
arriverà anche da voi. Qui dicono che per ora il lupo l’inverno non se lo è ancora mangiato!
Gp
"Mi piace""Mi piace"